Dalla Scuola una preoccupazione in più per i genitori: la privacy dei figli.
L’uso di app nella didattica porta gli studenti a diventare “potenziali clienti” e a “essere sottoposti” alla profilazione per indagini di mercato e per un’eventuale personalizzazione dei messaggi pubblicitari.
La ricerca condotta da SafeGov.org su 5.500 famiglie di 11 nazioni, tra cui l’Italia, ha sottolineato la richiesta dei genitori alla Scuola: pretendere dalle aziende regole precise e adottare rigide politiche di tutela dei dati personali.
Questa “nuova” preoccupazione dei genitori evidenzia un problema reale e certamente non limitato alle ore di scuola, ma mostra anche la consapevolezza nei confronti degli strumenti. Conoscendo i potenziali rischi, la famiglia dovrebbe contribuire all’educazione ai media, stabilendo regole nell’uso di tablet e smartphone non per demonizzare la Rete, ma per usarla criticamente.
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